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IL PRIMO FESTIVAL BIENNALE SULLA COESIONE SOCIALE

Palinsesto Eventi

Dibattiti, mostre, prentazioni di libri e spettacoli

Eventi per giorno

Come emerge dal World Economic Report 2018 la disuguaglianza economica all’interno dei paesi è notevolmente aumentata dal 1980 ad oggi, pressoché globalmente. Socialmente questo ha avuto diverse conseguenze: una progressiva erosione della classe media, la riduzione della mobilità sociale e sgretolamento del “patto sociale” tra Stato e la larga fascia di cittadini minacciati, quando non del tutto sconfitti, dalle dinamiche della “cattiva globalizzazione”. 

La perdita di potere economico produce un disorientamento sociale che, a sua volta, genera negli “esclusi” un senso profondo di ingiustizia e sfiducia che si trasformano in desiderio di rivalsa e in antagonismo sociale e culturale, sfociando spesso in quei recrudescenti reazionarismi e in tendenze etnonazionalistiche cui stiamo assistiamo negli ultimi anni.

Siamo quindi destinati ad assistere inermi al declino della democrazia e all’ascesa dell’autoritarismo? Come si difende lo stato sociale e quali sono le sfide dell’Europa?

Ne parleremo con OXFAM Italia, Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, Alma Mater Bologna, ISPI Milano, London School of Economics.

PARTECIPANO:

Roberto Barbieri – OXFAM Italia
Flavio Di Giacomo – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
Piero Ignazi – Università degli Studi di Bologna
Paolo Magri – ISPI Milano
Lucrezia Reichlin – London School of Economics
Modera Tommaso Labate – Corriere della Sera

Evento con traduzione e su iscrizione

 

Amartya Sen è un economista e filosofo indiano vincitore del Premio Nobel per l’Economia 1998. Professore alla Harvard University è membro del Gruppo Spinelli per il rilancio dell’integrazione europea. Sua la teoria dei funzionamenti, un approccio radicalmente nuovo dell’economia del benessere. Impegnato in un dialogo con il prof. Romano Prodi, rifletteranno insieme su diseguaglianze, democrazia, coesione sociale.

Modera Tommaso Labate, Corriere della Sera

Evento con traduzione e su iscrizione

 

Il “Vecchio Continente” sta affrontando una crisi sociale, politica ed economica che ne sta influenzando profondamente assetto e obiettivi. Il White Paper on the Future of Europe 2017 ipotizza cinque possibili scenari per l’Europa del 2025, che vanno dal consolidamento dell’agenda delle riforme sul solco dell’attuale struttura europea a quello di una cooperazione estesa a tutti gli ambiti, inclusa la costituzione di una politica estera e di difesa comuni.

Ciò che il White Paper non contempla è la possibilità di un’Europa che, cedendo alla pressione di  vocazioni indipendentiste o populistiche, possa progressivamente disgregarsi, frantumando il sogno unificatore espresso nel manifesto di Ventotene ed esponendo i suoi paesi membri allo spettro di un passato, tutt’altro che remoto, di divisioni ed antagonismo.

Quella della retrocessione del processo di unificazione è dunque una prospettiva reale? Quali sono le possibili rotte da intraprendere per quell’Europa “libera e unita” teorizzata da Altiero Spinelli? Qual è la strada per realizzare un futuro di democrazia, libertà e tolleranza?

Sul tema si confrontano esponenti di Consiglio d’Europa, Università degli studi di Siena, Comune di Reggio Emilia, Politecnico di Milano, European Long Term Investor e Parlamento Europeo.

PARTECIPANO:

Annachiara Cerri – Consiglio d’Europa
Maurizio Cotta – Università degli Studi di Siena
Serena Foracchia – Comune di Reggio Emilia
Manos Matsaganis – Politecnico di Milano 
Edoardo Reviglio – European Long Term Investors
Elena Ethel Schlein – Parlamento Europeo

Evento con traduzione e su iscrizione

 

Piccole grandi storie di coesione sociale in città: il Comune di Reggio Emilia racconta i progetti di agricoltura urbana e periurbana, come chiave di resilienza ai traumatici cambiamenti climatici, ma anche alla crisi economico-sociale che sta attraversando il nostro Paese.

> 15.00 – 19.00

Stand di agricoltura urbana. A cura di coldiretti RE, Campagna Amica, OUI, Gramigna e Reko.

> 16.00 – 17.00

Inaugurazione del frutteto e dei progetti del Parco Acque Chiare.

 

Lo sport è un fenomeno importante della nostra cultura: ogni settimana mobilita migliaia di persone. Ma in un panorama sportivo fatto di cifre da capogiro, passione che si trasforma troppo spesso in tifo violento e razzismo, è ancora possibile parlare di sport come momento di cultura, aggregazione ed educazione?

La giornalista Monica Triglia ne parla con:
Pina Antognini, Fondazione Pasquinelli
Domenico Arena, Consorzio SISIFO e SSR
Francesco Messori, Nazionale Calcio Amputati
Sandrino Porru, FISPES Comitato Italiano Paralimpico
Daniele Socciarelli, Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI
Elena Sorbi, LENZ Fondazione
Renzo Vergnani, Associazione Nazionale Calcio Amputati

Evento promosso da ACLI Saf Milano

 

Un seminario aperto a tutti sulla coltivazione di frutta e verdura a bassa manutenzione in aree boschive e giardini con Villiam Morelli, Centro Formazione Dinamica e Marco Aicardi, Architetto sociale.

> dalle 19.00 aperitivo nell’orto

Evento promosso da Comune di Reggio Emilia, a cura di associazione Il Gabbiano e Dinamica

 

Fanti o infanti? L’eclettico musicista emiliano Fabrizio Tavernelli dialoga con Sabrina Bonaccini, direttrice area educativa Coopselios, mischiando musica, infanzia, parole. Davanti a un bicchiere di vino.

 

Una conversazione con:

Raffaella Curioni, Comune di Reggio Emilia
Paolo Cantù, Fondazione I Teatri
Azio Sezzi, Fondazione Nazionale della Danza
Davide Zanichelli, Fondazione Palazzo Magnani
Irene Russo, Comitato cittadini via Roma e Parco S.Maria
Daniele Sghedoni, Centro sociale Catomes Tot

Modera Damiano Razzoli, Unimore

 

Protagonista di questo ritratto tragico sull’esistenza umana, è Barbara Voghera, attrice sensibile e storica protagonista delle varie stesure dell’Hamlet fin dal 1999. Non solo interprete, corpo di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza, capace di incarnare le parole shakespeariane in un’oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso.

“Shakespeare è scarnificato, ridotto all’essenziale, e restituito attraverso soggetto, colore e prospettiva […] Il fuoco della regia di Maria Federica Maestri non sembra tanto comunicare la lotta di Amleto, quanto costruire un’atmosfera di decadente terrore, un senso di morte viscerale per un mondo che è già al di là della possibilità di cambiarlo”.

 

IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE LENZ

Evento su iscrizione

 

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