SfruttaZero: la passata di pomodoro anti caporalato
SfruttaZero è un progetto di autoproduzione di salsa di pomodoro, di tipo cooperativo e mutualistico, promosso da giovani precari e migranti; nasce a Bari nel 2014 dall’associazione Solidaria e dal 2015 viene coinvolta anche l’associazione Diritti a Sud.
Il progetto è partito dall’idea di realizzare una filiera pulita del pomodoro, dalla semina alla trasformazione; il frutto finale sono bottiglie di passata di pomodoro di alta qualità, prodotta senza alcuna forma di sfruttamento del lavoro. In questo modo “l’oro rosso”, da simbolo di sopraffazione e caporalato in Puglia, è diventato simbolo di emancipazione, riscatto e speranza di un futuro diverso.
«Coltivare i campi senza sfruttamento è possibile e noi lo stiamo facendo», spiega Rosa Vaglio, portavoce di Diritti a Sud, che da tre anni partecipa alla gestione del progetto SfruttaZero. «Siamo partiti nell’estate del 2016, con una produzione di 2500 vasetti di salsa», racconta. «L’anno scorso siamo arrivati quasi a 20mila vasetti, tra il terreno coltivato a Nardò e quello di Bari, e quest’anno saranno ancora di più».
La salsa si vende soprattutto nei Gas (Gruppi di Acquisto Solidale), nelle fiere e nella rete di FuoriMercato. Gli ordini, oltre che dall’Italia, arrivano anche dalla Germania, dalla Francia e dall’Austria. Nel 2016 al progetto è stato assegnato il Premio Livatino per sostenere il forte impegno antimafia.