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IL PRIMO FESTIVAL BIENNALE SULLA COESIONE SOCIALE

Incubatore Coeso

Per parlare di coesione sociale siamo partiti dalle storie, realizzando una mappatura di buone pratiche, progetti, realtà nati dal basso o dalle istituzioni che raccontano, a volte meglio dei numeri, cosa significa fare coesione sociale in Italia. Abbiamo provato a raccontarle, attraverso interviste, articoli, video e immagini. La sezione è in continuo aggiornamento.

TikiTaka

TikiTaka

Passaggi di inclusione. Per una comunità che crede nel valore sociale delle persone con disabilità
Tiki Taka, progetto brianzolo vincitore del bando di Fondazione Cariplo intitolato “Welfare di comunità e innovazione sociale”,  si propone di affrontare una questione cruciale per le persone con disabilità: realizzare il proprio percorso di vita all’interno della comunità di appartenenza, in rispondenza dei propri desideri, trovando nel contesto comunitario non solo un’occasione di inclusione, ma anche la possibilità di espressione…

Tiki Taka, progetto brianzolo vincitore del bando di Fondazione Cariplo intitolato “Welfare di comunità e innovazione sociale”,  si propone di affrontare una questione cruciale per le persone con disabilità: realizzare il proprio percorso di vita all’interno della comunità di appartenenza, in rispondenza dei propri desideri, trovando nel contesto comunitario non solo un’occasione di inclusione, ma anche la possibilità di espressione del proprio valore, e dunque di contribuire come parte attiva alla costruzione del bene comune.

Al centro del progetto vi è l’attivazione di una rete di soggetti del territorio, dalle famiglie stesse, ai servizi, fino alle associazioni sportive, alle imprese, ai commercianti percepiti come risorse preziose da impiegare nella co-progettazione e nell’attuazione di esperienze concrete che possano fare emergere il valore sociale delle persone disabili.

Un’importanza attribuita alla rete che è espressa anche nel nome del progetto. In catalano, TikiTaka indica infatti un modo di giocare a calcio, caratterizzato da passaggi molto fitti e reticolari che ha fatto del “limite” di alcuni giocatori il punto di forza dell’intera squadra.

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Cotti in Fragranza

Cotti in Fragranza

Se non li gusti non li puoi giudicare
Rieducati con i biscotti.“Cotti in Fragranza: se non li gusti, non li puoi giudicare” è un progetto di recupero e formazione di minori, gestito da Rigenerazioni Onlus, cooperativa sociale che definisce percorsi professionalizzanti efficaci e sostenibili. Il modello è quello dell’impresa sociale a governance partecipata. Nasce a Palermo ed è una realtà innovativa nel territorio del sud Italia, prima realtà…

Rieducati con i biscotti.
“Cotti in Fragranza: se non li gusti, non li puoi giudicare” è un progetto di recupero e formazione di minori, gestito da Rigenerazioni Onlus, cooperativa sociale che definisce percorsi professionalizzanti efficaci e sostenibili. Il modello è quello dell’impresa sociale a governance partecipata. Nasce a Palermo ed è una realtà innovativa nel territorio del sud Italia, prima realtà imprenditoriale all’interno di un Istituto Penale per i Minorenni del sud (terza in tutta Italia).

L’idea di partenza era insegnare un mestiere, ma si è andati oltre: infatti, i ragazzi hanno seguito lezioni di pasticceria ma anche di marketing, scelto come primo prodotto un frollino, impastato con bucce di mandarini tardivi, deciso nome e packaging. Da qui sono nati i biscotti, simbolo di integrazione e rieducazione sociale.

L’obiettivo ambizioso è infatti quello di promuovere una stabile inclusione dei giovani del Malaspina che, previa formazione, potranno diventare lavoratori specializzati e autonomi, anche al di fuori del percorso detentivo.

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Poco Di Buono

Poco Di Buono

La filiera corta che combatte lo spreco di cibo
Tutto comincia quando, circa dieci anni fa, un gruppo di famiglie getta le basi del rapporto con alcuni piccoli produttori per acquistare prodotti locali di buona qualità a prezzo contenuto, fino a quando, il successo dell’iniziativa porta alla nascita dell’associazione RiGAS, Gruppo d’Acquisto Solidale di Rimini. La svolta avviene quando un gruppo di persone si stacca dal RiGAS fondando la…

Tutto comincia quando, circa dieci anni fa, un gruppo di famiglie getta le basi del rapporto con alcuni piccoli produttori per acquistare prodotti locali di buona qualità a prezzo contenuto, fino a quando, il successo dell’iniziativa porta alla nascita dell’associazione RiGAS, Gruppo d’Acquisto Solidale di Rimini. La svolta avviene quando un gruppo di persone si stacca dal RiGAS fondando la cooperativa Poco di Buono, con la necessità di offrire una casa al Gruppo di Acquisto Solidale e di gestirne la logistica, il rispetto delle regole sanitarie e il controllo accurato dei prodotti, lasciando all’associazione il compito di occuparsi dei volontari e delle iniziative culturali.

Nasce così nel 2010 la bottega Poco Di Buono, alla Grotta Rossa di Rimini, dove i prodotti alimentari proposti, tutti a filiera corta e biologici, soddisfano le necessità di una spesa familiare. La bottega è anche sede del gruppo d’acquisto e punto di ritiro dei prodotti ordinati dai soci del RiGAS. Promuovere la solidarietà, la filiera corta e i piccoli produttori, creare posti di lavoro sono i “mattoni” alla base del progetto. L’obiettivo è quello di affiancare alla rivendita la produzione di alcuni alimenti nel rispetto delle tradizioni e della biodiversità del territorio.

Parallelamente alla nascita della bottega è nato anche il progetto SprecoZero, che ha l’obiettivo di evitare lo spreco di frutta e verdura che vengono mandati al macero perchè ritenuti troppo “brutti” per essere messi in vendita dalla grande distribuzione organizzata. Si intercettano i carichi operando una seconda scelta e quello che viene recuperato viene rimesso in vendita in cassette miste a prezzi popolari, mentre una buona parte viene donata alle associazioni che si occupano di migranti o persone in difficoltà.

La grande scommessa nata con la nascita della Poco Di Buono è stata quella di creare un’impresa etica, “in cui il profitto non è l’obiettivo principale ma accessorio. Lo scopo principale è quello di promuovere un commercio giusto”.

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Una nuova Primavera

Una nuova Primavera

Nuove idee, attività e una nuova immagine per il centro sociale Primavera di Masone
Il progetto, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (progetto QUArtiere Bene Comune), mira ad accrescere e potenziare la valenza aggregativa del Centro Sociale Primavera come fulcro di una rete relazionale per la frazione di Masone e non solo, attraverso un progetto di comunicazione e promozione delle attività e del centro, che trasmetta il significato identitario di luogo di…

Il progetto, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (progetto QUArtiere Bene Comune), mira ad accrescere e potenziare la valenza aggregativa del Centro Sociale Primavera come fulcro di una rete relazionale per la frazione di Masone e non solo, attraverso un progetto di comunicazione e promozione delle attività e del centro, che trasmetta il significato identitario di luogo di comunità aperto a tutti, assieme ad un progetto di allestimento e miglioria delle aree esterne dell’edificio.

L’obiettivo di Coopselios, cooperativa sociale che ha vinto il bando per fare del Centro Sociale di Masone un luogo di incontro aperto a tutti, è quello di ripensare il Centro Sociale Primavera in una prospettiva più giovane, sfruttando il  linguaggio dei ragazzi creando contenuti che siano sia educativi sia sociali per favorire l’aggregazione.
La prima attività svolta, nata da un’esigenza reale della comunità legata all’idea di dialogare con i cittadini più giovani, è stata quella di organizzare il primo atelier di videomaking, imparando a creare un video con l’utilizzo di fotografie, immagini, musica e parole.

Silenzio si gira: a Masone crescono i registi della coesione sociale.

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Riconoscersi. “Bibliotecando” al Carrozzone

Riconoscersi. “Bibliotecando” al Carrozzone

Incontrarsi e fare rete nel proprio quartiere
Il progetto è stato inaugurato tra gennaio e marzo 2017 a Reggio Emilia al centro sociale “Il Carrozzone”, nell’omonimo quartiere, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (progetto QUArtiere Bene Comune), coinvolgendo i cittadini come principali attori di progetti di cura, animazione e miglioramento della vivibilità degli spazi comuni. L’obiettivo è quello di rafforzare l’identità comunitaria rendendo più fluidi…

Il progetto è stato inaugurato tra gennaio e marzo 2017 a Reggio Emilia al centro sociale “Il Carrozzone”, nell’omonimo quartiere, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (progetto QUArtiere Bene Comune), coinvolgendo i cittadini come principali attori di progetti di cura, animazione e miglioramento della vivibilità degli spazi comuni.

L’obiettivo è quello di rafforzare l’identità comunitaria rendendo più fluidi i punti d’incontro, essendo “Il Carrozzone” al centro del quartiere e avendo frequentatori di tutte le età.
È un luogo dove promuovere lo sviluppo di una rete intergenerazionale solida, attraverso letture e narrazioni, attività educative, bookcrossing ed educazione ambientale per i bambini e le loro famiglie.

Insomma, non si parla solo di libri, ma di un modo più consapevole di vivere il quartiere.

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