Dalla strada alla casa, il network italiano per l'housing first
L’approccio Housing First si è sviluppato negli Usa dal 1992, quando Sam Tsemberis avviò a New York ‘Pathways to Housing’, un programma di contrasto alla homeless. Obiettivo del programma era “offrire un accesso in appartamenti indipendenti a persone senza dimora con problemi di salute mentale o di disagio sociale”. I risultati raggiunti negli Stati Uniti, in Canada e in diversi…
L’approccio Housing First si è sviluppato negli Usa dal 1992, quando Sam Tsemberis avviò a New York ‘Pathways to Housing’, un programma di contrasto alla homeless. Obiettivo del programma era “offrire un accesso in appartamenti indipendenti a persone senza dimora con problemi di salute mentale o di disagio sociale”.
I risultati raggiunti negli Stati Uniti, in Canada e in diversi Paesi Europei, “hanno spinto la Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora ad avviare una sperimentazione anche in Italia, con la costituzione nel marzo 2014 della rete Network Housing First Italia”. A giugno del 2016, inoltre è stata avviata la campagna #HomelessZero “rivolta al mondo politico, dell’associazionismo, del lavoro, della salute, alla società civile e all’opinione pubblica per richiamare l’attenzione sulla questione”, sul sistema di welfare e sulle politiche di contrasto della marginalità.
Oggi i membri del Network sono 52 (Comuni, Cooperative sociali, Associazioni, Fondazioni ed Enti religiosi).
I progetti attivi sono 33 in 10 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Sicilia) e oltre 20 Comuni, e le persone attualmente inserite in casa sono 556, di cui 180 minori con le proprie famiglie.
Guarda il video della campagna #homelesszero